
L’Ecografia rappresenta da molti anni il primo ed il più immediato strumento diagnostico che consente di analizzare diversi organi, tessuti molli e flussi sanguigni, sfruttando la capacità degli ultrasuoni di rimandare segnali eco e onde sonore.
Le onde ultrasonore generate da una matrice di elementi piezoelettrici dell’ecografo vengono trasmesse in fascio attraverso specifiche sonde, cosparse di gel conduttore e appoggiate sulla sede anatomica da analizzare. La visualizzazione dei segnali di ritorno avviene mediante dedicati software di acquisizioni di immagini abbinati ad un monitor. Le rappresentazioni ecografiche standard sono tendenzialmente bidimensionali e possono essere statiche o diagrammatiche per catturare i movimenti interni.
I più recenti progressi tecnologici consentono oggi di ottenere anche immagini tridimensionali mediante ecografia 3D, o immagini tridimensionali in movimento mediante ecografia 4 D, in cui il tempo rappresenta la quarta dimensione.
L’ecografia è sicuramente poco invasiva ed è di rapida esecuzione da parte di un operatore specializzato. Può essere in assoluto definito come strumento diagnostico versatile e multispecialistico perché consente di fornire supporto a diversi professionisti per svariate indagini, volte per lo più a valutare la presenza e l’evoluzione di forme patologiche.
Discorso a parte merita l’ecografia ostetrica ginecologica/andrologica che consente al professionista di:
- studiare la riserva ovarica di una donna (AFC),
- analizzare volume, struttura e flussi ematici dell’apparato riproduttivo di un uomo o di una donna per evidenziare eventuali anomalie associate ad infertilità maschile e/o infertilità femminile
- monitorare la crescita follicolare e l’ovulazione, soprattutto durante un trattamento di fecondazione assistita di I, II o III livello (IUI, FIVET, ICSI, IMSI, PICSI)
- Verificare una gravidanza clinica
- Monitorare la crescita fetale sin dalle prime settimane di gestazione
- Effettuare gli esami specialistici di diagnosi prenatale, sia in modalità bidimensionale che 3D/4D
Le immagini tridimensionali di un bambino durante una gravidanza rappresentano sicuramente l’approccio più “emotivo”, oltre che diagnostico, per una coppia in attesa che scorge per la prima volta, in maniera decisamente realistica, i tratti del figlio tanto desiderato.