
La prima tappa dell’iter diagnostico nella valutazione dell’infertilità maschile prevede l’esame del liquido seminale, spermiogramma, secreto eiaculatorio che ha origine a partire dal periodo puberale maschile, in concomitanza con la crescita e lo sviluppo degli organi sessuali. L’analisi del liquido seminale è utile innanzitutto per determinare se alla base di una eventuale infertilità maschile sussiste un problema nella produzione di liquido seminale o nella qualità del liquido seminale stesso.
In cosa consiste?
Consiste fondamentalmente di quattro fasi: una preanalitica, una analitica macroscopica, una analitica microscopica ed una finale di refertazione.
La fase preanalitica inizia con una precisa programmazione delle attività connesse all’esame stesso, comprensive di una corretta informazione da fornire al paziente che deve effettuare la produzione del liquido seminale. La raccolta del campione va eseguita in un contenitore sterile, avendo cura chesia completa ed evitando di esporre il campione a basse temperature (temperatura ideale compresa tra 27°C e 37°C).
Fondamentale ai fini di una corretta esecuzione dell’analisi è il mantenimento di un periodo di astinenza sessuale pre-esame compreso tra i 3 e i 5 giorni e comunque mai superiore ai 7 giorni, nonché le condizioni di salute del paziente. In caso di febbre alta o assunzione di antibiotici nell’ultimo mese infatti alcune valutazioni potrebbero risultare alterate.
La prima fase analitica comprende la valutazione di diversi parametri macroscopici quali:
- Volume dell’eiaculato
- Aspetto
- Viscosità
- pH
- Tempi di fluidificazione
La fase analitica microscopica non può prescindere dalla valutazione di parametri quali:
- Concentrazione di spermatozoi
- Conta totale del numero di spermatozoi presenti nell’eiaculato
- Motilità degli spermatozoi
- Progressività del movimento degli spermatozoi
- Vitalità degli spermatozoi
- Numero di cellule tonde/ml
- Eventuale presenza di leucociti
- Eventuale presenza di agglutinati e/o aggregati
- Morfologia degli spermatozoi
Per completezza diagnostica o per esigenze specifiche del caso, l’esame del liquido seminale di base può essere ampliato con:
- Test di capacitazione in vitro del liquido seminale
- Test di valutazione dello stress ossidativo
- Test di valutazione della frammentazione del DNA spermatico
- Ricerca anticorpi anti-spermatozoo
L’ultima fase prevede la refertazione dettagliata dei risultati e completa dei parametri di riferimento aggiornati secondo il più recente manuale WHO (World Health Organization).
Per quale tipologia di paziente è indicato?
Tutti i maschi, a partire dalla pubertà, dovrebbero effettuare periodicamente un’analisi del liquido seminale per monitorare costantemente le proprie condizioni di fertilità ed intervenire eventualmente in maniera tempestiva, ricordando che la prima forma di cura di una patologia risiede nella sua diagnosi precoce. Uno spermiogramma accurato è fondamentale per individuare correttamente il tipo di trattamento di PMA (IUI, FIVET, ICSI, IMSI, PICSI, MESA, TESE) a cui sottoporre una coppia con problemi di fertilità.